L’Analisi Bioenergetica è una psicoterapia a mediazione corporea, nata negli Stati Uniti negli anni cinquanta del secolo scorso ad opera di Alexander Lowen, medico e psicoanalista.

L’Analisi Bioenergetica ha il merito di aver integrato il lavoro sul corpo con la parte verbale e analitica della psicoterapia, in un’ottica olistica: la persona viene considerata nella sua completezza al fine di realizzare in misura più ampia il potenziale di provare piacere e gioia di vivere.

Pensare (mente) e sentire (corpo) sono due azioni legate tra loro da processi energetici: ad esempio, se una persona è depressa e nutre pensieri di disperazione e fallimento, anche il suo corpo si mostrerà analogamente poco vitale e scarico a livello energetico.

Ma come la mente può influenzare il corpo, è vero anche il contrario e ciò significa che aiutare una persona a migliorare direttamente la respirazione, l’autoespressione e la percezione delle sensazioni corporee può produrre un effetto positivo e duraturo sul suo atteggiamento mentale.

Lo scopo è dunque sostenere l’individuo a recuperare la piena potenzialità del proprio essere attraverso tre fasi: la consapevolezza di sé e del proprio corpo, l’espressione di sé, dei sentimenti e delle emozioni e la padronanza di sé, ovvero l’accettazione e la libertà di essere se stessi.

 

 

“Desidero precisare che non si tratta di una cura rapida e facile, anche se efficace. Dato che i problemi che le persone si trovano ad affrontare si sono strutturati nella loro personalità da molti anni, non è realistico aspettarsi una guarigione rapida e agevole. I veri miracoli accadono raramente. Ma ce n’è uno che accade regolarmente: il miracolo della creazione di una nuova vita”
A. Lowen “Arrendersi al corpo”