L’EMDR (dall’inglese Eye Movement Desensitization and Reprocessing, desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari) è un approccio psicoterapico utilizzato per il trattamento del trauma e, più in generale, delle problematiche legate allo stress traumatico e degli altri eventi disturbanti della vita.

Quando si vivono eventi dolorosi può accadere che ci si senta sopraffatti e che il cervello non riesca a elaborare correttamente l’accaduto: anche dopo che l’esperienza è passata da tempo, la persona continua a soffrire ed esserne condizionata.

L’obiettivo dell’EMDR è quello di “lasciare il passato nel passato”, ossia di permettere che i ricordi disturbanti perdano la loro carica emotiva negativa e si possa cambiare prospettiva, adottare comportamenti più adattivi, fare ripartire ciò che si era bloccato.

Tale metodo risulta efficace nel trattamento di numerose psicopatologie come la depressione, l’ansia, le fobie, il lutto acuto e i sintomi somatici.

 

 

“Vengono digeriti i vecchi ricordi. Si impara a dare significato a ciò che è utile e a scartare ciò che è inutile, dopo di che il ricordo viene immagazzinato in un modo da non nuocere più”
Francine Shapiro

“Talvolta alla terapia è stata data una cattiva reputazione, come se fosse in qualche modo un segno di debolezza. Personalmente, lo considero un segno di coraggio, è un’occasione di avere un’opportunità nella vita”

Francine Shapiro